Benvenuto Ottobre






Sì, lo so che non sono più una bambina.  Ma oggi è il primo di Ottobre e quando questo mese arriva non posso fare a meno di pensare alla vigilia di Ognissanti. Vado alla ricerca della zucca perfetta: non troppo ovale, né troppo schiacchiata. Altrimenti è difficile da intagliare e la faccia non verrebbe bene.

 
 
 

Poi ci sono le castagne da cercare. Quelle buone, quelle che vanno arrostite rigorosamente nel camino, anche se dentro casa sembra ancora estate. E poi ci sono le decorazioni e il menu della serata che deve prevedere i melograni. Per finire il dolce: frittelle, crispelle e una torta alla zucca e noci.

 
 
Sarà pure una giornata impegnativa, ma io sono felice. Anche se dura poco. Anche se il cibo finisce in fretta e la candela dentro la zucca non regge l’intera serata. Ma va bene così, quando, finito tutto, spengo la luce, la lanterna cacciastreghe proietta la faccia intagliata sul muro e il tremolio della candela le regala un ghigno malevolo. E’ strambo, sarà stupido, ma è divertente. 
 
 
 
Lo dico da tanto, ormai, che il mio risveglio è in Autunno.  Tutto è bello in Autunno, quando ogni cosa assume quel colore caldo da focolare. Quando ti assale la malinconia, ma quella buona. Quella che ti riporta a galla solo i ricordi belli.  Quando non puoi fare a meno di pensare a come sarebbe il tuo Autunno se vivessi nel tuo posto del cuore. E cominci a stare fuori più spesso. Perché ti piace quel vento lieve che smuove le foglie morte al tuo passaggio. Perché ti piacere l’odore di pioggia e di terra bagnata. Ed è più facile trovare il silenzio dove in Estate non è possibile trovarlo, cioè la spiaggia. Starei ore a camminare sulla spiaggia, la mattina presto. Oppure per la scogliera. Dove l’unico suono è dato dalle onde. Senza la musica degli chalet, i bagnanti chiassosi, i relitti spazzatura di un’intera giornata passata al mare e senza il sole estivo accecante ed afoso la spiaggia ritorna ad essere casa mia. Così, quando ho il cervello in palla ed interi grovigli nello stomaco, cammino, da sola, in silenzio. E nel silenzio,  nell’odore di salsedine, nel rumore delle onde mi purifico. E attendo con impazienza che arrivino il sabato e la domenica per ripetere il rito.
 

 
E non capisco neppure perché debba giustificarmi se amo l’Autunno e non la Primavera. Se preferisco l’Inverno all’Estate. Se una sciarpa e una bevanda calda mi coccolano l’anima più di un aperitivo all’aperto sotto un cielo stellato. Io sono nata in Estate, in una mattina di caldo e zanzare. Penso mi sia bastato.

 

 

Così, per citare Neruda:
Difficile è essere autunno, facile essere primavera….. e le cose facili non sono per me.
 

 


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