Mollare tutto e ricominciare
Oggi è uno strano giorno. La vigilia di un passaggio dell'ero al sarò.
Oggi piove e tanto. Tira vento. Un vento da paura. Acqua e vento sono una combinazione letale per casa mia. Però non me ne importa quasi più. Ho messo degli asciugamani davanti alle finestre ed é come se avessi indossato la coperta di Linus. Mi sento, finalmente, fuori da quello che accade. Spettatrice, testimone. Non vittima, né il Paperino della situazione.
Anche ieri é stato uno strano giorno. Uno di quei giorni nei quali ti dici che bisogna mollare tutto per ricominciare, ma rimandi al secondo successivo ed i secondi si succedono l'uno dopo l'altro. E tu rimani, ancora, dove sei. Perché non sai ancora da dove ricominciare.
E allora ricomincio da qui. Da quello che conosco bene. Comincio dalla mia solitudine. Quindi stasera, nessuna pizza a casa di amici (con questo tempo poi!), nessuna serata prestata al babysitteraggio. Io, lui, il merluzzo lesso e i finocchi croccanti. Che scritta così sembra una cosa atroce. Invece non lo è. Oggi penso a me. Non rompo neppure la dieta. Anche se una calda torta di mele ci starebbe eccome.
Oggi, anche delle mele verdi con zucchero e cannella, orfane di frolla, sanno di buono.
Oggi e così. Magari, domani, agiterò di nuovo la coda. Vorrò qualcosa, penserò ad un irraggiungibile obiettivo. Ma oggi! Oggi è la mia quiete.
Intanto l'acqua gocciola anche nel camino. Tutto sospeso o tutto finito?
Fa freddo e piove. Fa freddo e tira vento. Ed io sono qui, ma non voglio essere altrove. E questa è la prima volta che non voglio essere altrove.
Ci siamo io e i miei nuovi libri. Io e il mio PC. Il plaid bianco di lana con le trecce ed il cuscino che ho ricamato io. Ci sono tante, troppe cose mie qui dentro o che ricordano me. Talmente tante che se andassi via potreste ancora vedermi muovere fra queste mura.
Intanto il vento se la prende con il mio agrifoglio che indifeso si arrende. Non si può sgridare il vento. Porta via tutto quello che vuole. E fatto così. E' un arrogante. E non posso prendermela con la pioggia. Se non fosse per il vento lei laverebbe via ogni cosa. Ma lui è il più forte e fa di lei quello che vuole.
Lo dicevo che oggi e uno strano giorno. Il cattivo tempo, qui, non ha mai mezze misure. Siamo fatti così noi del sud. Eccediamo nel bene e nel male. Anche se io non è che vi somigli troppo, ma lasciamo pure stare.
E' l'inverno che batte la coda perché non vuole andare via. Ma prima o poi dovrà cedere. Tanto, poi, ritornerà. Quanti brutti inverni ricordo? Tanti. Ma oggi li ho cancellati tutti.
Brutti pensieri e bei ricordi. Oggi ve lo avevo detto che si ricomincia?
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